Cos'è
San Procopio (Reggio Calabria). Anche quest’anno, la comunità religiosa ha riservato grandi festeggiamenti a S. Biagio, considerato il Santo protettore della “gola”. Una tradizione che dura nel tempo e che si svolge con sempre più intenso fervore religioso. La venerazione verso il vescovo di Sebaste risale al 1586 e restituisce un coinvolgente intreccio di episodi miracolosi, che la tradizione orale ha tramandato nei secoli. Un fitto programma di manifestazioni religiose e civili ha contraddistinto la ricorrenza. A partire dal triduo in onore di San Biagio, a cui ha partecipato una numerosa folla di fedeli, per proseguire con la giornata classica, comunemente conosciuta come il giorno di “sambrasola”. Per l’occasione, dopo la solenne liturgia eucaristica, la statua in miniatura è stata portata in processione, per essere poi deposta sulla colonnina in marmo in Piazza IV novembre alla venerazione dei devoti. Attorno ad essa, si sono compiuti, come da tradizione, i tre giri in onore del Santo. Nel primo pomeriggio, invece, si è svolta la festa vera e propria, con il parroco Carmelo Surace che ha impartito la benedizione della gola ai numerosi fedeli presenti in Chiesa. Al termine, il simulacro di S.Biagio è stato portato in processione per le vie del paese, accompagnato dalla corale parrocchiale e dal rullio dei tamburi e dalle note musicali del complesso bandistico Città di Cinquefrondi. Al rientro in chiesa S. Biagio è stato accolto da uno spettacolo di fuochi artificiali curato dalla ditta Foti di Sinopoli.